IL PERDONO DEL FAITO

31 LUGLIO - 01 AGOSTO: CAMMINO DELL'ANGELO
29 SETTEMBRE: FESTA DI SAN MICHELE ARCANGELO
E' LA GRAZIA DI LUCRARE L'INDULGENZA PLENARIA CONCESSA DA PAPA FRANCESCO ATTRAVERSO LA PENITENZIERA APOSTOLICA
L’INDULGENZA PLENARIA o il PERDONO DEL FAITO
Il pellegrino che arriva sulla cima Cercasole si sente subito attratto dal Santuario e, alzando lo sguardo sul portale d’ingresso, legge: Terribilis est locus iste. Hic domus Dei est et Porta Coeli (Impressionante è questo luogo. Qui è la casa di Dio e la Porta del Cielo).
Questo è un luogo dell’anima dove ognuno è chiamato a interrogarsi sulla centralità di Dio nella sua vita: Quis ut Deus? (Chi come Dio?). Nei giorni 31 luglio – 1 agosto e 28 settembre – 29 settembre di ogni anno si celebra al Santuario dell’Arcangelo Il Perdono del Faito.
I pellegrini, nei suddetti giorni, possono lucrare l’Indulgenza Plenaria alle solite condizioni indicate dalla Penitenzieria Apostolica.

ORIGINI
L’origine dell’indulgenza è una delle pratiche di penitenza che caratterizzavano le prime comunità cristiane. Molto tempo prima che i Sacramenti venissero strutturati come li conosciamo oggi, il fedele doveva scontare la pena causata dal proprio peccato con azioni e procedimenti ben precisi, spesso pubblici.
Nei secoli, in particolare intorno al 1000-1100 d.C., si diffuse la consuetudine secondo cui la pena a cui il fedele era sottoposto potesse essere alleggerita o annullata tramite l’intervento della Chiesa. Con alcune opere, preghiere, pellegrinaggi, il fedele pentito poteva ottenere appunto un’indulgenza.
Il primo esempio di indulgenza plenaria risale nel 1294. Celestino V, divenuto papa concesse per la prima volta l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che si fossero recati in visita alla basilica di Collemaggio dai vespri del 28 agosto al tramonto del 29.
Fu il primo esempio di indulgenza plenaria, concessa dal Pontefice a tutti i fedeli di qualsiasi estrazione sociale.
SIGNIFICATO
“L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi.”
INDULGENZA PLENARIA
L’indulgenza plenaria può essere ricevuta sia per se stessi che per i defunti. Chiedendo l’indulgenza per i cari defunti, i fedeli possono ridurre o annullare la pena che essi devono scontare prima di raggiungere il Paradiso.
SAN FRANCESCO D’ASSISI E IL PERDONO DEI PELLEGRINI.
Molto famoso è il cosiddetto Perdono di Assisi o Indulgenza della Porziuncola. Lo stesso San Francesco chiese a papa Onorio III di poter concedere l’indulgenza ai pellegrini che si fossero recati alla chiesa della Porziuncola.
IL PERDONO DEL FAITO
Già nel 1646 il PAPA INNOCENZO X concesse l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che visitassero la Chiesa di san Michele del Monte Aureo di Faito nel giorno 31 luglio, incominciando dai primi Vespri della vigilia fino al tramonto del sole del giorno 1 agosto.
L’8 settembre 2022, il Santo Padre Francesco, ha concesso ad septennium l’indulgenza plenaria a chiunque si reca in pellegrinaggio al Santuario di San Michele Arcangelo sul Faito nei giorni 1° agosto, nella dedizione del medesimo Santuario (dai primi vespri del giorno 31 luglio) ed 29 Settembre, giorno di festa di San Michele Arcangelo (dai primi vespri del giorno 28).
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